Il 20 gennaio 2017 il repubblicano Donald Trump ha assunto ufficialmente la carica di 45° presidente degli Stati Uniti d’America. Negli Usa e nel resto del mondo la sua elezione ha destato grande sorpresa tra gli analisti, che con poche eccezioni si attendevano una netta affermazione della candidata del Partito democratico Hillary Clinton. Nel contempo essa ha suscitato diffuse preoccupazioni e aperta ostilità in un ampio spettro di forze politiche e settori dell’opinione pubblica, sia in campo «progressista» sia in campo «conservatore». A partire dallo stesso Partito repubblicano di cui Trump è stato il candidato per la corsa alla massima carica della politica americana.
Il neo-presidente, infatti, non è soltanto un outsider politico, privo di qualsiasi pregressa esperienza parlamentare o amministrativa. E non ha soltanto alle sue spalle un passato di miliardario senza scrupoli condito da stili di vita assai poco politically correct. Ha anche vinto le primarie e poi le elezioni con un programma – «Make America Great Again» – in cui si mescolano pulsioni nazionaliste e neo-isolazioniste di segno chiaramente populista e anti-establishment, che rappresentano un elemento di rottura: sia rispetto alle politiche delle ultime amministrazioni Usa, sia rispetto al mondo «globalizzato» che sembrerebbe aver preso forma negli ultimi decenni e di cui gli Stati Uniti hanno costituito, pur tra mille contraddizioni, il centro di irradiazione.
Si tratta, tuttavia, di un elemento di rottura tutt’altro che isolato. La Brexit, il successo crescente dei movimenti nazionalisti ed etno-nazionalisti in Europa, il dilagare dei populismi ci suggeriscono infatti che il successo di Trump possa essere il prodotto di un’onda assai più lunga, che trascende i confini degli Stati Uniti e che rappresenta forse – come molti studiosi sottolineano da tempo – uno dei frutti più avvelenati della «globalizzazione».
È difficile prevedere in che misura il programma del neo-presidente potrà attuarsi e con quali conseguenze. Può essere utile, però, cercare di capire chi è stato fino a pochi mesi fa Trump, come e perché è giunto a conquistare la Presidenza degli Stati Uniti e con quale visione dell’America e del mondo.